Caratteristiche fisiche

 

Ogni rivelatore è composto da tre camere, cioè da tre piani di rivelazione per consentire la ricostruzione delle traccia lasciata dal muone cosmico. Le tre camere sono attraversate da tubi all’interno dei quali si farà passare il gas e da cavi per l’alta tensione (16 KV. Il gas immesso è una miscela di esafluoruro di zolfo SF6 (7%) e freon ecologico C2F4H2 (93%). Il gas viene fatto entrare nella prima camera, gira nella seconda e poi nella terza, in seguito viene espulso nell’atmosfera. E’ grazie alla ionizzazione del gas che è possibile la rivelazione dei muoni cosmici.

Per aumentare l’efficienza delle camere è necessario aumentare la quantità di gas all’interno delle camere stesse. Per misurare l’efficienza delle camere sono stati usati due scintillatori, uno situato al di sopra della prima camera e l’altro al di sotto della terza. Gli scintillatori inviano un segnale analogico (segnale continuo sia in x che in y) che ci fa capire che una particella è passata attraverso lo scintillatore stesso. Se il segnale dell’oscilloscopio collegato alle camere e quello dello scintillatore coincidono significa che una particella è passata anche attraverso la camera. I dati vengono quindi acquisiti da un computer Time to Digital Converter (TDC) che converte il segnale analogico in un segnale digitale. In questo modo possiamo leggere separatamente il numero delle coincidenze cioè quante particelle sono state rivelate dagli scintillatori e dalle camere e quante dai soli scintillatori stabilendo così l’efficienza delle camere MRPC.